ape, 11 gennaio

 

Il lavoro musivo nella casa studio dell’architetto e designer Fabio Novembre continua, dopo la pausa festiva. Ecco in alto sulla sinistra questa enorme ape, simbolo del lavoro iniziatico, della poesia, della vita. Eccola in alto, quasi al centro, scrollarsi di dosso il polline che andrà a cadere sulla scena del paradiso terrestre…

L’Ape ha un valore simbolico ricollegato alla sua operosità. La capacità dell’Ape di trasformare il polline in miele si può accomunare al lento lavoro iniziatico. Al frutto del suo lavoro è attribuito un grande valore esoterico, per via del miele che serve alla preparazione dell’ambrosia, bevanda sacra presso i Celti, i Germani e i Greci, o della cera, per la composizione dei ceri, oggetti rituali e sacri. È emblema dell’eterna rinascita e del rinnovarsi della natura a causa della sua sparizione nei mesi invernali e del ritorno in primavera. Nell’antico Egitto l’Ape, paragonata all’anima, riportava in vita il defunto qualora entrasse dalla sua bocca. Per gli egizi la sua appartenenza divina era dovuta alla sua nascita dalle lacrime di Ra. Nella cultura greco-romana, le sacerdotesse di Eleusi erano chiamate “le Api”. La statua della Diana di Efeso mostra la dea circondata da diversi animali tra cui le Api, per esprimere la ricchezza della natura. 

Orodè

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