Make Up! Orodè Deoro

ORODE’ DEORO. MAKE UP!

A cura di Dario Giancane

Milano, Other Size Gallery

22 Marzo – 12 Maggio 2023

Idolo, deve indorarsi per essere adorata”, scriveva Baudelaire in Elogio del trucco.

Non è una pittura adulatrice quella di Orodè Deoro; sotto gli strati di pastello, oltre i rilievi di soft glass, possiamo ancora scovare le prime linee d’inchiostro all’origine dei ritratti, che non sono ritratti di difensori della patria, eroine, celebrità, uomini ricchi di virtù sante, ma solo corpi di cui non sappiamo nulla. Inizia il suo segno gesto senza guardare la superficie pittorica ma solo il modello. In questo modo si garantisce dei volti, dei corpi storti, su cui opera poi un tentativo di make up, mediante stratificazioni di pastello e nuovi contorni. Sono questi gli ingredienti della pittura di Orodè Deoro protagonista della personale MAKE UP! Alla Other Size Gallery di Milano, dal 22 Marzo al 12 Maggio 2023. Nei lavori esposti, di medio e grande formato, si ritrova l’evoluzione del segno e dei materiali nella ricerca pittorica dell’artista.

Per un attimo di meraviglia il trucco; il tentativo nella storia dell’umanità di abbellirsi, di trasformarsi, di farsi divini, strato dopo strato di cipria, di colori, di creme, di segni, i quali non sembrano poter nascondere il vero volto anzi ne evidenziano le ferite nel corpo e nell’anima; nel tentativo di piacersi, di sentirsi magici, divini, il trucco non solo non si controlla più ma si espande.

La verità che ricercano è quella della nudità assoluta, una verità di occhio che incontra improvvisamente una tigre sul proprio cammino e ne resta folgorato, immobilizzato. Non ci sono virtù quindi, non c’è idealizzazione del presente, non c’è profezia d’avvenire ma solo grovigli di linee, colori, occhi, trucco. C’è solo il tentativo di meravigliarsi, di non fare schifo del tutto. L’artista non sottolinea il rilievo sociale ma solo la maschera o un attimo di privazione dell’essere. I suoi ritratti non sembrano respirare né pensare, sono fermi lì, in posa, come orme o impronte di mani su pareti rocciose.

Un ritratto essenziale, profondamente spoglio e introspettivo, in alcuni casi.

Non erano stati proprio i futuristi a proclamare che il ritratto per essere un’opera d’arte non può né deve assomigliare al suo modello?

Come si corrisponde al vero? Attualizzando le leggende sacre, facendo dei modelli degli idoli in terra o trasformandoli? I personaggi ritratti da Orodè ci sembrano più dei fumetti, delle finestre sul nulla, sulla vera vita nascosta di ognuno di noi, una visione delle abitudini socio-culturali che alienano il mondo. La società ‘postmoderna’ si vede messa a confronto con una crisi d’identità.

Orodè Deoro | Make Up!

https://www.itinerarinellarte.it/it/mostre/orode-deoro-make-up-5388

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