Mostra collettiva di Orodè Deoro, Dario Giancane e Cristian Cuna
In collaborazione con la Festa Te Lu Mieru.
Dal 30 Agosto all’1 Settembre 2019
Carpignano Salentino (LE)
Palazzo Orlandi. Via Roma,
Ore 19. Ingresso gratuito
La
mostra esplora diverse discipline dell’arte ( scultura, mosaico, grafica ) con
l’intenzione di richiamare, seppur parzialmente, lo spirito e l’identità
storica della festa dellu mieru di Carpignano Salentino. Attraverso le tre
stanze e il percorso artistico ideato, si intende far scoprire la memoria
storica del paese, richiamando l’episodio che ne ’74 diede vita ad una festa
che ancora oggi si svolge a settembre a Carpignano Salentino. Organizzare una
mostra a sud, che richiami le vecchie tradizioni della festa dellu mieru,
significa affrontare argomenti di diversa connotazione, evocativi di grande
impatto culturale e sociale, che proprio per ciò esigono un trattamento
responsabile e rispettoso del loro significato paradigmatico per la società del
nostro tempo.
La festa dellu
mieru, l’odin teatret, la festa del baratto, furono terreni fertili che
consentirono la diffusione della cultura salentina nel mondo, e allo stesso
tempo, contribuirono a rivoluzionare lo stile di vita di un territorio nei modi
che ancora oggi ricordiamo e conosciamo.
Questi eventi hanno
segnato l’inizio di una scuola per un gruppo di persone che hanno continuato
nel territorio questo lavoro, oggi come nel ’74 è fondamentale identificarsi
con la cultura della festa dellu mieru. Fermento è un processo chimico della
lavorazione del vino, ma anche un processo di pensiero per tutti coloro che,
attraverso l’arte o qualsiasi altro modo, necessitano di porsi in connessione
con la memoria del territorio per concepire ed esprimere al meglio questa
mistura di riconciliazione.
Fermento è una
mostra ed una rivisitazione contemporanea di una tradizione antica, a cura di Dario Giancane, Orodè Deoro, Cristian Cuna.
Rispettivamente con scultura in ferro, mosaico ceramico e grafica.
‘MESCOLA’. Cristian Cuna.
Elaborazione grafica – Italia 2019 – 7 manifesti 50×70 cm.
L’evoluzione del
design grafico non va disgiunta dalla memoria visiva ed identitaria della festa
te lu Mieru. In mostra una rivisitazione grafica che analizza il periodo della
festa tra la fine anni 80 e l’inizio degli anni 90, fino ad arrivare ad un
sistema di segni in chiave contemporanea.
Quattro manifesti
tipografici che risentono dell’influenza delle frasi
passate, proprie di
una comunicazione ironica della festa negli anni 90.
Tre manifesti
grafici caratterizzati da incastri e combinazioni armoniche.
Una raffigurazione
idealizzata della festa in chiave contemporanea.
‘LACCIU’. Dario
Giancane. Scultura in ferro, rame, ottone, forgiato a caldo e freddo – Italia 2019 – lunghezza 380 cm.
A rendere unica la
festa TE LU MIERU è il cosiddetto “lanciu te lu lacciu” (lancio del sedano),
una divertente battaglia a colpi di sedano, tradizione non più replicabile per
questioni di ordine pubblico ma impressa nella memoria e nei racconti della
“madre di tutte le feste”. La scultura, con la sua sproporzione innaturale, è
un omaggio, una celebrazione simbolica, di ciò che è stato per il paese di
Carpignano Salentino a partire dagli anni ’70, “recuperando il tempo”. Se
ciascun processo lascia alle spalle
un residuo, ciò è
necessario proprio perché da quel residuo, possano crearsi ipresupposti di una
sinergia costante.
‘BACCANALE’. Orodé
Deoro. Mosaico ceramico e stucchi su supporto in ferro – Italia 2019 – 85x155x2 cm.
L’opera è il
personale omaggio a Bacco, dio del vino e della vendemmia, nonché del piacere
dei sensi e del divertimento. Il suo culto (baccanale) era una festività a
sfondo propiziatorio, che secondo lo storico Tito Livio, fu un greco
dell’Italia meridionale, sacerdote e indovino, a introdurre prima in Etruria e
da lì a Roma, nel II secolo a. C. Secondo l’iconografia i Baccanali si
svolgerebbero in aperta campagna, al di fuori dei templi. Le cerimonie,
inizialmente riservate a pochi o alle sole donne, si trasformarono in riti
orgiastici. Nell’opera la scena di accoppiamento tra un satiro e una menade
mentre pigiano dell’uva vuole essere un augurio
di abbondanza e
felicità.
Per info:
www.orodedeoro.com
333.9588907